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| Lucas R. Clinical Biomechanics 25 (2010) 765–770 |
Ecco un nuovo articolo del trio Lucas, Polus e Rich che da qualche anno
collaborano assieme sui Trigger Point Miofasciali Latenti (TPML). Con
quest'ultimo articolo del 2010, riprendono una loro ricerca del 2004
investigando il pattern di attivazione muscolare nei rotatori scapolari
con TPML durante abduzione con carico.
Con una
elettromiografia di superficie hanno misurato i tempi di
attivazione muscolare in alcuni muscoli chiave (trapezio inferiore,
dentato anteriore, infraspinato e deltoide medio) durante l'abduzione
senza carico e con carico leggero (manubrio con peso da 1 a 4 Kg a
discrezione del soggetto). Il confronto è stato effettuato su 14
pazienti privi di TPML in tali muscoli (controllo) e su 28 paziente con
TPML. [NdR: la metodologia impiegata è davvero ben pianificata e pensata
per ridurre al minimo le variabili]
Durante l'abduzione con carico il gruppo di controllo ha prevedibilmente
evidenziato lo stesso ordine di attivazione muscolare rispetto
all'assenza di carico, ma con attivazione significativamente precoce.
Tale shift temporale permette di mantenere un cinematica ottimale della
spalla e un corretto ritmo scapolo-omerale durante l'abduzione.
Il gruppo sperimentale, invece, ha avuto risultati incoerenti e
disordinati sia in assenza che sotto carico. In quest'ultimo caso,
l'unico risultato significativo è stata l'attivazione anticipata
dell'infraspinato.
In conlusione,
la presenza di TPML nei rotatori scapolari sia
responsabile dell'alterazione della sequenza di attivazione muscolare
durante sia l'abduzione in carico che in assenza di carico. Di
conseguenza, tale alterazione della strategia di reclutamento porta ad
affaticamento precoce e all'instaurarsi di
sindromi da sovraccarico e da
impingement subacromiale.
Traduzione e Riassunto a cura del collega Fisioterapista Dott. Edoardo Spazzoli